Curriculum vitae da Web Analyst

Ordine cronologico inverso o combinato a seconda dei casi
Adattato all’azienda ma sempre con la leggibilità come priorità
1, massimo 2 pagine in formato A4
Ordine cronologico inverso o combinato a seconda dei casi
Adattato all’azienda ma sempre con la leggibilità come priorità
1, massimo 2 pagine in formato A4
1. Per candidarsi come web analyst
Web analyst con grande passione per i social media e far conoscere le aziende al grande pubblico. Cerco un’impresa internazionale, giovane e dinamica con missione e brand unici.
2. Per candidarsi come web analyst
Web analyst con 4 anni di esperienza in agenzia. Abituato a creare e ottimizzare report per i campi più diversi, dalle aziende digitali a studi di liberi professionisti e ONG. Capace di ottimizzare siti web e campagne dai background molto diversi per attrarre utenti.
Se lavori nel mondo del web, già conosci l’importanza delle parole-chiave. Per attirare subito l’attenzione del lettore e convincerlo che sei un esperto nel settore, aggiungi parole-chiave usate sul campo.
È sempre importante non esagerare e ricordarsi che la leggibilità del documento è uno dei fattori più importanti. Ecco alcuni consigli per rendere un curriculum da web analyst più leggibile:
Se un’azienda vuole avere successo nel campo tecnologico, avrà bisogno di un web analyst. L’analista digitale è una figura poliedrica con conoscenze in molti campi, come per esempio:
Come scrivere un curriculum da web analyst che sappia esprimere un profilo così complesso?
In questo articolo, troverai consigli pratici e utili per creare il tuo CV da web analyst. Scoprirai come scrivere un documento chiaro e convincente che faccia brillare le tue capacità e faccia colpo sul lettore, rimanendo però conciso.
Ordine cronologico inverso o combinato a seconda dei casi
Adattato all’azienda ma sempre con la leggibilità come priorità
Non necessaria nella maggior parte dei casi
Obbligatori:
Opzionali:
1, massimo 2 pagine in formato A4
Come probabilmente già sai, la maggior parte dei CV viene scritta in ordine cronologico inverso. È quello tradizionale a cui più sono abituate le aziende, che mette l’enfasi sulla tua esperienza professionale pregressa, partendo dal lavoro attuale e procedendo a ritroso nel tempo.
I vantaggi dell’ordine cronologico inverso sono molti. È familiare per la maggior parte degli addetti alla ricerca personale e aiuta il lettore a trovare immediatamente ciò che più sta cercando, e cioè il tuo percorso professionale.
Certo è che chi non ha molta esperienza si può trovare svantaggiato. È quindi il caso di adottare un formato diverso, quello combinato.
Il formato combinato pone l’accento su quello che sai fare, e non su quello che hai già fatto in passato. Mette in risalto le tue capacità e la tua preparazione professionale, spiegando le tecniche e gli strumenti che sai impiegare. Insomma, è un modo di dire all’azienda quello che puoi apportare, anche se non sei mai stato pagato per farlo.
Il design di un curriculum da web analyst deve sempre essere al servizio della leggibilità. Non deve sembrare eccentrico e pieno di simboli e colori contrastanti.
Detto questo, è sempre una buona idea quella di adattare il design del CV allo stile dell’azienda per cui ci si sta candidando.
La foto non è più obbligatoria nel curriculum. Al contrario, se possibile va evitata per non incorrere in situazioni di potenziale discriminazione.
Alcune organizzazioni preferiscono comunque il tocco personale dato dalla foto nel CV. Scopri se questo sia il caso prima di mandare la tua candidatura.
Le sezioni di un curriculum possono farne il successo o il fallimento. Per questo, vanno scelte e organizzate con cura.
Ecco le sezioni fondamentali per un curriculum da web analyst:
Alcune sezioni, poi, sono considerate facoltative. Inseriscile solo se pensi che possano giovare alla tua candidatura:
Il curriculum del web analyst deve essere un documento breve e conciso dove sia facile trovare subito le informazioni fondamentali. Rimani sotto alle 2 pagine in formato A4.
Come spiegato, le sezioni di un CV sono fondamentali. Ci sono però alcune a cui va dedicata ancora più attenzione e che vanno curate nel dettaglio. Sono le sezioni su cui il lettore si focalizzerà di più. Vediamole insieme.
Il sommario iniziale è un’occasione unica per ottenere subito l’attenzione dell’addetto alle risorse umane e fargli venire voglia di sapere di più sul tuo profilo professionale. In massimo 4 righe, dovresti sfruttarla al massimo per sottolineare i tuoi punti di forza.
Ecco alcune idee:
Ricorda, l’introduzione non è un riassunto del CV. Includi dati unici e positivi che non verranno poi ripetuti nel testo del curriculum.
Come spiegato, nella maggior parte dei curricula le esperienze professionali vanno scritte in ordine cronologico inverso partendo dalla più recente.
Ricordati di essere preciso quando si tratta dei nomi delle imprese in cui hai lavorato e delle date.
Quando poi passi a descrivere la posizione, non fare una semplice lista delle tue mansioni quotidiane, o della descrizione che hai trovato nell’annuncio di lavoro. Al contrario, concentrati sui risultati ottenuti, sull’impatto che hai avuto sull’azienda, sui progetti che hai lanciato e sviluppato. Dimostrerai iniziativa e il valore che saresti in grado di apportare nel tuo nuovo lavoro.
Non avere paura poi di usare numeri e percentuali e addirittura grafici per dimostrare gli obiettivi raggiunti.
Ultima modifica 10 Novembre 2020