OnlineCV » Blog » Consigli sul lavoro » Come scrivere una lettera di dimissioni volontarie

Come scrivere una lettera di dimissioni volontarie

Nicola D’Auria
Revisionato da
Nicola D’Auria
Aggiornato il 26/03/2025

Dimissioni: spesso si associa questa parola a qualcosa di negativo, a una fine, un fallimento, o forse anche a un’ingiustizia, ma non è sempre così.

A volte le dimissioni sono solo l’inizio di una nuova esperienza, che può servire a risolvere problematiche pratiche o interiori e toglierci da un disagio. Questo può rappresentare l’avvio di un percorso che probabilmente desideravamo da tempo, e che ci darà l’opportunità di una vera e propria rinascita.

Facciamo un esempio. Sei in quell’azienda da qualche anno, hai imparato bene il tuo lavoro, sei ben considerato, ma la sera, quando ritorni a casa, non ti senti soddisfatto, anche se in ufficio è andato tutto bene.

Che fare?

Forse è il momento di cercare una nuova possibilità, e impegnarsi per trovare un lavoro diverso, che ti permetta di far ripartire la tua motivazione alla grande, e soprattutto di stare bene!

Dopo aver trovato un’offerta interessante online, decidi di aggiornare il tuo curriculum consultando il nostro sito. Scegli un nuovo template, apporti le modifiche necessarie e invii il tuo CV. Dopo il colloquio, hai ricevuto una lettera di impegno all’assunzione. Evviva!

Ora devi comunicare le dimissioni al tuo datore di lavoro. Giusto, ma come si fa? Per informare l’azienda della nostra volontà di dare le dimissioni, il mezzo adatto è la lettera di dimissioni volontarie.

Ci sono però alcune cose importanti da sapere riguardo alle modalità di comunicazione delle nostre intenzioni riguardo alla chiusura del rapporto di lavoro.

Proprio perché ci sono molte cose da sapere per scrivere correttamente una lettera di dimissioni, abbiamo deciso di realizzare questa piccola guida per aiutarti, ed evitare che tu possa compiere errori.

Continua a leggere, e arrivato alla fine di questo articolo, sarai in grado di lasciare il tuo attuale datore di lavoro con una lettera impeccabile e formalmente corretta, che lascerà anche un’ottima impressione di te!

Quali sono le modalità di trasmissione della lettera di dimissioni ?

Prima del marzo 2016, la regola generale imponeva ai lavoratori con un contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato) che intendevano abbandonare volontariamente la propria attività lavorativa, indipendentemente dalla causa, di presentare al datore di lavoro le dimissioni in forma scritta.

Questo poteva avvenire per mezzo di una lettera di dimissioni volontarie consegnata a mano, oppure tramite posta, attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Dal 12 marzo 2016 invece, in seguito al decreto legislativo 151/2015 art.26, il lavoratore che desidera comunicare le proprie dimissioni deve necessariamente completare una procedura telematica.

La nuova normativa è stata introdotta per tutelare i dipendenti, ed evitare abusi o coercizioni da parte delle aziende, contrastando il diffuso fenomeno delle così chiamate “dimissioni in bianco”.

Questa deplorevole pratica consisteva nel far firmare al lavoratore, contestualmente all’assunzione, un documento di dimissioni che sarebbe stato utilizzato dal datore di lavoro nel momento in cui avesse deciso di non servirsi più della prestazione lavorativa del dipendente (ad esempio in caso di maternità).

Perciò, affinché le dimissioni siano valide, ora occorre compilare il modulo dimissioni volontarie disponibile online sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e trasmetterlo via web alla Direzione Territoriale del Lavoro competente.

Esistono due diverse modalità per accedere alla procedura sul portale www.cliclavoro.gov.it:

  • Diretta: Per inserire i dati necessari al completamento della procedura, che è disponibile anche tramite app per smartphone, occorre avere a portata di mano il proprio SPID.
  • Indiretta: Il lavoratore può rivolgersi agli enti esterni autorizzati (ad esempio l’Ispettorato Territoriale del Lavoro o le organizzazioni sindacali) che, dopo il colloquio con il dimissionario, si occuperanno del completamento delle necessarie operazioni.

Alcune categorie professionali sono escluse da quest’obbligo, e per le quali vale ancora la presentazione di una lettera di dimissioni volontarie da inviare al datore di lavoro.

Le modalità telematiche che sostituiscono la lettera di dimissioni volontarie non si applicano per:

  • I lavoratori del settore pubblico;
  • I lavoratori che hanno svolto lavoro domestico;
  • I lavoratori che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro tramite accordi di conciliazione in sede stragiudiziale;
  • I genitori lavoratori nelle ipotesi indicate nell’articolo 55, comma 4 del decreto legislativo n.151/2001 che prevedono la convalida presso gli uffici territoriali competenti;
  • I titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o di tirocinio / stage;
  • I lavoratori che stanno compiendo il periodo di prova;
  • I rapporti di collaborazione con partita IVA;
  • I lavoratori del settore marittimo.

Se rientri in una di queste delle categorie professionali, dovrai presentare una lettera di dimissioni volontarie, che potrai consegnare a mano, o tramite il servizio postale, per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno.

Ricordati che ci sonotempistiche da rispettare tra la data di presentazione delle dimissioni e il termine del rapporto di lavoro, vale a dire che è necessario attenersi al periodo di preavviso.

Che cos’è il periodo di preavviso? È sempre richiesto?

Come dicevamo, il periodo di preavviso è il tempo che intercorre tra la data di presentazione delle dimissioni e il momento in cui termina il rapporto di lavoro.

Il periodo di preavviso è contemplato nel contratto di lavoro a tempo indeterminato, ed è indicato nel proprio documento contrattuale o nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento.

Per questo motivo, i lavoratori dimissionari non possono terminare immediatamente di lavorare dalla data di presentazione della lettera di dimissioni, ma devono continuare a prestare la propria attività fino al termine del preavviso. In questo caso occorre scrivere una lettera di dimissioni con preavviso.

Se invece siamo in presenza di dimissioni per giusta causa (ad esempio per un’inosservanza grave degli obblighi contrattuali da parte del datore di lavoro, tale da non consentire la continuità del lavoro stesso durante il periodo di preavviso) il preavviso non è obbligatorio e perciò è possibile scrivere una lettera di dimissioni senza preavviso.

D’accordo, dirai tu, ora so come fare a inviare una lettera di dimissioni volontarie, ma non l’ho mai scritta!

Niente paura! Se continui a leggere quest’articolo, scoprirai come scrivere una lettera di dimissioni volontarie, che sarà il giusto commiato da quell’azienda che certamente ti ha dato l’opportunità di imparare molte cose che ti saranno utili per decidere come pianificare il tuo percorso professionale!

Gli elementi della lettera di dimissioni volontarie

Com’è strutturata una lettera di dimissioni volontarie? Quali sono le informazioni da mettere?

Se vuoi essere sicuro della sua validità, è necessario includere nel documento che redigerai alcuni elementi e descriverli con precisione e attenzione. Vediamo quali sono.

  • Il tuo nome e cognome e indirizzo di residenza;
  • I riferimenti del datore di lavoro;
  • La data e il luogo d’invio della lettera di dimissioni.

La data in particolare è molto importante, perché è utile come dato di partenza per tener conto dei giorni dell’eventuale preavviso previsto secondo il tuo contratto di lavoro.

L’oggetto della lettera

Vale a dire le dimissioni, per esempio: Dimissioni Ugo Rossi.

Il corpo centrale

Questa parte della tua lettera di dimissioni è l’unica dove, se vuoi, puoi scrivere in modo esteso. Il contenuto, a parte la dichiarazione della volontà di dare le dimissioni volontarie, dipende da te.

Per esempio, se ti sei trovato bene con l’azienda, potresti scriverlo, ringraziando, e indicando come il periodo trascorso con loro ti abbia dato l’opportunità di arricchirti professionalmente e anche umanamente.

Ricorda comunque di non esagerare nella lunghezza del testo, qualche riga è sufficiente. Se la tua situazione contempla il periodo di preavviso, potresti anche brevemente citare la disponibilità al passaggio delle consegne, in modo che l’azienda non debba soffrire troppo dell’interruzione dovuta alla tua mancata prestazione professionale.

Ricorda inoltre di citare la volontà di rispettare il periodo di preavviso, se occorre, secondo il tuo contratto di lavoro, e di confermare la relativa data di decorrenza.

  • Lo spazio per la tua firma;
  • Lo spazio per la firma del datore di lavoro.

Questi sono gli elementi da tenere in considerazione, da applicare al tuo modello di lettera di dimissioni volontarie, se vuoi che essa abbia validità legale.

Alcune considerazioni generali riguardo a come scrivere la lettera di dimissioni

La lettera di dimissioni volontarie rappresenta un “atto finale” di comunicazione fra te e l’azienda per la quale hai lavorato per un certo periodo. Indipendentemente dalla lunghezza della tua prestazione di lavoro e dalle motivazioni che ti hanno spinto a dare le dimissioni, se hai avuto un’esperienza positiva, confermata anche dalla buona considerazione che l’azienda ha mostrato nei tuoi confronti, avrai imparato molte cose.

Per esempio, le tue competenze organizzative saranno sicuramente migliorate. Inoltre molto probabilmente avrai rafforzato la tua capacità di metterti in relazione con le persone, e anche di gestire i rapporti interpersonali.

Questi sono solo alcuni dei possibili motivi che valorizzano le esperienze lavorative, e poiché il mondo del lavoro è fatto di relazioni, non bisognerebbe escludere mai la possibilità che, anche se abbiamo interrotto il nostro rapporto di lavoro con quell’azienda, forse nel futuro la incontreremo di nuovo sul nostro cammino.

Per esempio, potrebbe diventare tua cliente nel prossimo impiego, o viceversa, oppure potresti rientrare in contatto con il nostro ex datore di lavoro per altri motivi.

Inoltre, per la tua nuova occupazione, potresti avere bisogno di una lettera di referenze, e chi meglio della tua ultima azienda può parlare bene di te, se ti sei sempre comportato bene?

Per questo è importante, quando invii la lettera di dimissioni, mostrare apertura nei confronti della società che lasci, e chiudere il rapporto in modo sereno e positivo.

Che cosa è meglio scrivere e cosa no, in una lettera di dimissioni volontarie?

Sebbene la stesura di una lettera di dimissioni sia diversa e molto più stringata rispetto alla redazione di un curriculum vitae, proprio per questo occorre prestare molta attenzione a ciò che scriviamo: se ci sono errori in un testo di poche parole, si notano subito!

Riprendiamo ora qualche elemento che abbiamo descritto nel paragrafo precedente, per ribadire alcuni aspetti importanti.

Il tuo datore di lavoro non potrà che interpretare positivamente la disponibilità ad assistere nella formazione della persona che ti sostituirà; nella lettera potresti ad esempio citare che è tua intenzione portare a compimento tutte le attività in corso d’opera, prima di lasciare l’azienda.

Ricorda di mantenere un tono cortese e costruttivo: è sempre meglio mantenere buoni rapporti con la nostra azienda, che ha certamente investito tempo e denaro su di noi per formarci al ruolo di cui aveva bisogno.

Questo è stato importante per noi, e ci ha permesso di aggiungere un importante passaggio alla nostra carriera professionale, da includere nelle sezione delle esperienze lavorative del nostro CV.

Anche se il rapporto di collaborazione con l’azienda non è finito in modo proprio amichevole, non tanto per l’andamento del lavoro, ma per rapporti conflittuali con le persone, è meglio evitare di sottolinearlo

Nella tua lettera di dimissioni, evita di menzionare nomi, cognomi e dettagli delle controversie Questo non è solo poco elegante, ma potrebbe anche influenzare negativamente chi legge la tua lettera.

Nessun lavoro va sempre liscio, così come nessun rapporto interpersonale; meglio perciò pensare ai momenti positivi che hai avuto nell’azienda alla quale stai presentando la tua lettera di dimissioni volontarie, e citare il suo prezioso apporto al tuo sviluppo professionale.

Non dimenticarti di ringraziare, perché dimostra buona educazione, professionalità, e rispetto verso chi ti ha dato l’opportunità di lavorare e di fare esperienza.

Se lo desideri, puoi raccontare brevemente le motivazioni che ti hanno spinto a rassegnare le dimissioni. Forse hai cercato una nuova sfida professionale, o trovato il lavoro dei tuoi sogni, oppure hai modificato il tuo stile di vita; o semplicemente hai ritenuto che fosse il momento giusto per un cambiamento.

Ricordati inoltre che il tuo datore di lavoro potrebbe conservare la tua lettera di dimissioni volontarie, quindi assicurati di scriverla con cura. 

Seguendo poche regole semplici, lascerai una buona impressione di te, che potrebbe anche esserti utile per il futuro lavoro.

Vediamo ora due esempi di lettera di dimissioni volontarie; di seguito puoi trovare un esempio di lettera di dimissioni con preavviso, e subito dopo un modello di lettera di dimissioni senza preavviso.

Esempio di lettera di dimissioni con preavviso

lettera di dimissioni con preavviso
Copiato!

Ugo Rossi
Viale Monza, 27
20157 Milano

Spett.le
Legnami Italia SpA
Piazza Garibaldi 1
20016 Rho

Milano, 6 maggio 2024

Oggetto: Dimissioni Ugo Rossi

Sono molto contento di avere avuto l’opportunità di lavorare con voi in questi anni, durante i quali ho potuto crescere non solo professionalmente ma anche personalmente. Colgo quindi l’occasione per ringraziarvi della possibilità che mi avete dato e della fiducia riposta nei miei confronti, e spero che abbiate apprezzato il mio contributo.

E’ arrivato ora per me il momento di fare nuove esperienze e con la presente perciò rassegno le mie dimissioni, valide da oggi.

Comunico inoltre che eseguirò il dovuto preavviso come da CCNL vigente, terminando il mio rapporto lavorativo il 6 agosto 2024, al fine di garantire un adeguato passaggio delle consegne.

Cordiali saluti.

Ugo Rossi
Firma

______________________________________________________________________________________________

PER ACCETTAZIONE

Il datore di lavoro

Firma

Esempio di lettera di dimissioni senza preavviso

lettera di dimissioni senza preavviso
Copiato!

Laura Ponti
Via Firenze, 67
40126 Bologna

Spett.le
Raimondi S.r.l.
Viale Turri, 101
40123 Bologna

Bologna, 7 maggio 2024

Oggetto: Dimissioni Laura Ponti

Con questa lettera desidero formalmente comunicare le mie dimissioni dalla mia attuale posizione.

È stato un onore lavorare per la vostra azienda e ho apprezzato l’opportunità di crescita professionale che mi è stata offerta.

Per motivi personali, ritengo sia necessario procedere con le dimissioni immediatamente, senza rispettare il periodo di preavviso stabilito dal contratto.

Si tratta di una decisione ponderata e basata su circostanze particolari che mi impediscono di continuare a prestare servizio nell’azienda.

Chiedo gentilmente che il mio rapporto di lavoro venga considerato terminato con effetto immediato alla data odierna, e chiedo che mi sia corrisposta, unitamente alle spettanze riguardanti il trattamento di fine rapporto, anche l’indennità sostitutiva del preavviso.

Mi impegno a fornire qualsiasi supporto necessario durante questo periodo di transizione.

Ringrazio sinceramente l’azienda per l’opportunità offertami e per l’esperienza professionale acquisita qui.

Cordiali saluti,

Laura Ponti

Firma

______________________________________________________________________________________________

PER ACCETTAZIONE

Il datore di lavoro

Firma

Bene, siamo arrivati alla fine del nostro articolo sulla lettera di dimissioni!

Ti abbiamo comunicato informazioni riguardo agli elementi irrinunciabili da includere in questo importante documento, ma anche offerto alcuni importanti consigli

Questo ti permetterà di scrivere la tua lettera di dimissioni volontarie in modo da chiudere in bellezza il rapporto professionale con l’azienda per la quale hai lavorato, ed essere ricordato come una persona corretta e rispettosa.

Articoli correlati