Ѐ da un po’ che pensi: “Non faccio altro che stare attento a tutte le offerte di lavoro che m’interessano, sto inviando un sacco di CV, ma niente, nessuna risposta, sono proprio sfortunato”.
Vero: ricevere una risposta all’invio del CV non è facile, ma la Dea Bendata c’entra molto poco, e scoraggiarsi non aiuta. La prima cosa cui prestare attenzione è l’utilizzo delle parole chiave nel CV. Ci hai mai pensato? No? Strano, un curriculum è fatto di parole!
Continua a leggere e saprai come modificare il tuo CV per far colpo sul selezionatore, e aumentare le probabilità di essere chiamato a un colloquio per il lavoro che t’interessa.
Perché utilizzare le parole chiave nel tuo curriculum?
Le parole chiave aprono la porta dell’Ufficio Personale
Uno degli errori più diffusi, quando si scrive un curriculum, è concentrarsi solo sul contenuto. “Cosa” scriviamo è importante, ma lo è di più “come” lo facciamo, e in particolar modo quali parole utilizziamo. Struttura, sezioni, layout, sono elementi fondamentali da tenere in considerazione nella scrittura del tuo CV, ma alle parole spetta la priorità assoluta.
Non a caso le parole giuste da inserire nel tuo CV sono chiamate parole chiave: servono proprio per darti la possibilità di aprire la porta dell’ufficio del personale. Scegliere una parola oppure un’altra può fare la differenza, ed evitare il rischio che il selezionatore cerchi di centrare il cestino della carta straccia con il tuo CV.
I software ATS ricercano le parole chiave
Sai qual è il primo elemento da considerare, quando scegli le parole chiave per il tuo curriculum? La tecnologia. Quando il tuo CV arriva in azienda, nella grande maggioranza dei casi è sottoposto al vaglio di un software ATS.
Cos’è un software ATS? L’Applicant Tracking System (ATS) è un programma che le società utilizzano per analizzare i CV ricevuti online, selezionando solo quelli che sono in linea con il ruolo richiesto. Si calcola che più del 70% dei CV ricevuti non riescano a filtrare attraverso le strette maglie dei software ATS.
Perché? Il motivo è semplice: i CV eliminati non contengono le parole chiave adatte al superamento della selezione elettronica.
Ti chiederai: quali sono queste parole chiave per il CV, e come le posso inserire aggiornando il mio curriculum? Niente di più semplice! Occorre solo prestare attenzione agli annunci e poi trovare la formula giusta per aggiungerle al tuo CV.
Inserisci le parole chiave nel CV senza esagerare
Le aziende elaborano attraverso l’Ufficio del Personale la descrizione (job description) dell’offerta da pubblicare in rete o sulla carta stampata. Le parole chiave sono contenute nel testo dell’annuncio: se osservi con attenzione, ti accorgerai che il suo contenuto specifica alcuni requisiti, definiti in genere “essenziali”, che rappresentano le parole chiave più importanti, da evidenziare nel proprio curriculum.
Puoi anche servirti di un software (ne esistono diversi online) per ricercare le parole più utilizzate nell’annuncio e inserirle nel CV. Nel tuo CV quindi dovrai elaborare un testo che contiene queste parole chiave, inserendole in frasi coerenti con la job description e che facciano risaltare le tue capacità e competenze professionali.
Un altro consiglio: puoi ricercare altre parole chiave per il tuo CV anche navigando nel sito web dell’azienda che t’interessa: nelle varie pagine troverai sicuramente parole e frasi che si ripetono e che caratterizzano la società e che sottolineano la specifica cultura aziendale.
Ricordati però di non esagerare perché altrimenti ottieni l’effetto contrario: il “keyword stuffing”, come è definito nel gergo degli addetti ai lavori, e cioè l’abuso di parole chiave, potrebbe essere rilevato dal software ATS, che scarterebbe il tuo CV. Quindi, utilizzale in modo corretto e senza strafare.
Le parole giuste ti mettono in evidenza
Per fare bella impressione sul tuo esaminatore, è anche importante evitare di utilizzare nel testo del CV, parole, o frasi che non aggiungono nulla alla qualità del tuo curriculum, anzi possono anche essere controproducenti.
Ciò significa, per esempio, che se ti stai candidando per una posizione di help desk, enfatizzare, nella sezione delle soft skills, che sei bravo a risolvere problemi ai clienti, è inutile e ridondante: è quello che si aspettano da te!
Invece se, poniamo, ti offri per una posizione di cassiere per il supermercato, evidenziare queste stesse caratteristiche personali può essere bene accetto, e aiutarti per un possibile avanzamento professionale.
Le parole contano più dell’immagine
Le parole chiave da utilizzare nel tuo CV devono essere si mirate alla posizione offerta, ma anche evidenziare le tue capacità, e i tuoi obiettivi professionali, in modo chiaro e specifico. Devono essere inserite in frasi concise e senza troppi fronzoli o abbellimenti e, soprattutto, senza errori.
Chi legge il tuo CV trova molto positiva sia la sintesi (gli esaminatori ricevono molti CV, e dedicano generalmente meno di un minuto alla lettura di ognuno di essi), sia l’utilizzo nel testo delle parole chiave che caratterizzano la posizione offerta.
Ma se, dopo aver speso il tuo tempo per la ricerca e l’inserimento delle parole chiave per il CV, aver scelto una grafica accattivante, magari con una bella foto, elencato tutte le sezioni che occorrono, indugi in errori di grammatica, sintassi, o ortografici, il tuo lavoro non sarà servito a niente, e molto probabilmente il tuo CV sarà scartato.
Ecco quindi il nostro consiglio finale: dopo aver osservato tutto quello che ti abbiamo specificato qui sopra, rileggi il tuo CV più volte e, molto meglio, fallo rileggere a qualcun altro, che possa accorgersi, e ti segnali, eventuali errori e mancanze, affinché tu possa porvi rimedio.
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