Lavorare in Spagna

Una guida per trasferirsi e cercare lavoro in Spagna

Nicola D’Auria
Revisionato da
Nicola D’Auria
Aggiornato il 19/06/2025
Scritto da
Lorenzo Previato
Copywriter di HR e Recruiting

Stai pensando di trasferirti in Spagna per lavoro? Sei nel posto giusto.

In questa guida trovi tutto quello che ti serve per iniziare: come cercare lavoro, quali documenti preparare, dove vivere, e che aspettative avere sullo stile di vita e gli stipendi.

Che tu voglia cambiare vita, crescere professionalmente o semplicemente vivere al sole tutto l’anno, vivere e lavorare in Spagna è una scelta sempre più diffusa tra gli italiani.

Perché trasferirsi in Spagna per lavoro?

Negli ultimi anni, sempre più italiani stanno considerando seriamente l’idea di trasferirsi in Spagna per motivi professionali. Ma cosa rende questa meta così interessante? Vediamo alcuni dei punti più allettanti.

Qualità della vita (e meno stress)

In Spagna, la qualità della vita è spesso percepita come superiore rispetto a quella di altri Paesi europei. 

Le città offrono un equilibrio tra servizi efficienti e un ritmo di vita più rilassato.

Ma come si vive in Spagna oggi? Bene. Anzi, benissimo, soprattutto se vieni da una routine frenetica e stai cercando più spazio per te, per viaggiare o magari anche per una famiglia.

Clima, cultura e gastronomia

Non è un cliché: in Spagna il sole splende quasi tutto l’anno. Le città sono vive, le persone socievoli, la cucina varia e gustosa — tra tapas, jamón e paella, ce n’è per tutti i gusti.

Se ti chiedi come si vive in Spagna, pensa a un mix tra l’energia di una capitale europea e la leggerezza di una città di mare. Un’atmosfera che conquista in poco tempo.

Somiglianze con l’Italia

La lingua si impara facilmente (soprattutto se parli già italiano). Se stai considerando di trasferirti in Spagna per lavoro, la conoscenza della lingua locale potrebbe essere un requisito indispensabile con una conoscenza almeno comunicativa (B2).

La Spagna, se comparata ad altri stati europei, non è molto English friendly, dunque potrebbe essere necessaria la conoscenza dello spagnolo soprattutto per aziende di piccole e medie dimensioni.

Inoltre, lo spagnolo e l’italiano sono lingue simili ma imparare bene lo spagnolo è fondamentale anche per integrarsi a lungo termine, specie in ambiti professionali meno internazionali. Anche la conoscenza dell’inglese può essere sicuramente un plus in certi settori internazionali.

Gli orari lavorativi non sono molto diversi rispetto ai nostri, e il rapporto umano ha un peso importante, sia nella vita quotidiana che sul lavoro. Questo rende vivere in Spagna molto più facile rispetto ad altri Paesi e in una certa misura simile all’Italia.

Come trovare lavoro in Spagna

Le opportunità per chi vuole trovare lavoro in Spagna non mancano. Madrid, Barcellona, Valencia e Malaga sono le città con più movimento, ma anche nelle isole o nei centri turistici si aprono spesso posizioni stagionali.

Certo, cercare lavoro in Spagna quando sei ancora in Italia può richiedere più tempo, ma è assolutamente fattibile. Soprattutto con le video call e l’aumento delle offerte da remoto.

Oltre a utilizzare social come LinkedIn e consultare siti come Infojobs e Indeed Spagna, ecco alcuni fra i portali più utilizzati nella penisola iberica per cercare lavoro:

Nei seguenti paragrafi vediamo alcuni consigli più pratici su come trovare lavoro in Spagna.

Consigli pratici se sei ancora in Italia

Cercare lavoro in Spagna mentre sei ancora in Italia? Si può fare, ma richiede un po’ di strategia.

Molte aziende, soprattutto multinazionali e realtà nel settore turistico, sono abituate a gestire colloqui a distanza, spesso tramite videochiamate. Questo ti permette di iniziare il processo di selezione senza dover subito trasferirti.

Tuttavia, è importante avere un curriculum ottimizzato per il web, che sia chiaro, professionale e facilmente leggibile anche su dispositivi mobili. Inoltre, considera la possibilità di candidarti solo per posizioni remote o stagionali, che spesso offrono maggiore flessibilità ai candidati internazionali.

Consigli se sei già in Spagna

Se ti trovi già in Spagna, hai l’opportunità di sfruttare al meglio il contesto locale

Costruire una rete di contatti può essere fondamentale: partecipa a eventi di networking, unisciti a gruppi professionali locali e non esitare a presentarti direttamente alle aziende di tuo interesse.

I centri per l’impiego (Oficinas de Empleo) sono risorse preziose per accedere a offerte di lavoro aggiornate e ricevere orientamento professionale.

💡Consiglio

Adattare il tuo curriculum alla lingua e alle convenzioni locali è essenziale.

Se ti trovi in una regione con una lingua co-ufficiale, come la Catalogna, considera la possibilità di preparare anche un curriculum in spagnolo o nella lingua locale per aumentare le tue possibilità.

Infine, vivere in Spagna ti offre l’opportunità di immergerti nella cultura e comprendere meglio le dinamiche del mercato del lavoro. Approfitta di questa esperienza per adattarti e crescere professionalmente nel nuovo contesto.

Documenti per lavorare in Spagna: cosa serve davvero

Trasferirsi in Spagna per lavoro è oggi più semplice che mai per un cittadino italiano, ma questo non significa che si possa partire senza organizzazione. Prima di candidarti o firmare un contratto, ci sono alcuni documenti fondamentali da conoscere.

La buona notizia? La Spagna fa parte dell’Unione Europea, quindi non hai bisogno di un visto per trasferirti o iniziare a lavorare.

Basta la carta d’identità valida per l’espatrio (oppure il passaporto), e la tessera sanitaria europea per ricevere assistenza medica urgente.

Tuttavia, una cosa è andare in vacanza alle Canarie, un’altra è vivere e lavorare in Spagna in modo stabile. In quel caso, dovrai registrarti correttamente e ottenere alcuni documenti chiave.

Documenti obbligatori per lavorare in Spagna

Per iniziare a lavorare regolarmente, ecco cosa ti serve:

Anche se in alcuni casi è possibile iniziare a lavorare prima di avere il NIE, dovrai comunque ottenerlo entro la fine dell’anno solare in corso.

Per chi non è cittadino UE, invece, servono visti e permessi di lavoro, secondo la normativa locale.

Altri documenti importanti per vivere in Spagna

Una volta arrivati, ci sono altri passaggi da completare per regolarizzare la tua presenza e trasferirti in Spagna per lavoro senza intoppi:

Preparati in anticipo anche da un punto di vista lavorativo: se non l’hai ancora fatto, crea un CV professionale per presentarti al meglio sul mercato locale.

💡RICORDA

L’iscrizione all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) è un obbligo previsto dalla legge (art. 6, L. 470/1988; art. 11, L. 1228/1954) se si risiede stabilmente all’estero per più di 12 mesi. 

Questa iscrizione permette di mantenere lo stato di residente all’estero presso le autorità italiane e di usufruire di servizi come il voto all’estero, il diritto di assistenza consolare e altre agevolazioni riservate ai cittadini italiani residenti all’estero.

Per iscriverti, devi presentare una dichiarazione all’Ufficio consolare competente entro 90 giorni dal trasferimento della residenza.

Stipendio medio in Spagna e costo della vita

Quanto si guadagna in Spagna oggi? Una delle domande più frequenti per chi sta valutando di trasferirsi per lavoro. La risposta è: dipende. Come per molti altri Paesi europei, i salari variano notevolmente in base al settore, alla città e all’esperienza.

Lo stipendio medio in Spagna, invece, si aggira intorno ai 27.000 euro lordi annui, ma può variare notevolmente. Ad esempio:

  • Un medico può guadagnare circa 40.000 euro/anno
  • Un ingegnere informatico tra 30.000 e 35.000 euro/anno
  • Un infermiere parte da circa 25.000 euro/anno
  • Un cameriere o commesso si attesta sui 18.000–20.000 euro/anno

Ovviamente, chi lavora nelle Isole Canarie o in zone con fiscalità agevolata, potrà avere un beneficio ulteriore in termini di costo della vita.

In ogni caso, il rapporto tra costo della vita e stipendi è generalmente più favorevole rispetto all’Italia. Affitti, spese sanitarie e generi alimentari hanno prezzi più contenuti, specialmente al di fuori delle grandi città.

Vuoi fare un confronto con altri Paesi europei? Scopri anche com’è lavorare in Svizzera, una delle mete preferite dagli italiani all’estero.

Checklist in 6 punti per trasferirsi e lavorare in Spagna

Hai letto tutta la guida e vuoi avere un quadro chiaro dei prossimi passi? Qui sotto trovi un riepilogo pratico per organizzare al meglio il tuo trasferimento professionale in Spagna.

1. Sistema i documenti 📄

Inizia con ciò che serve davvero: il NIE, il numero di previdenza sociale e, se resterai a lungo, anche la tessera sanitaria spagnola. Senza questi documenti sarà difficile firmare un contratto o accedere ai servizi pubblici.

2. Trova una casa e registrati 🏠

Una volta trovato un alloggio, dovrai registrarti all’anagrafe municipale locale (Empadronamiento). Questo passaggio è necessario per ottenere altri documenti e beneficiare dei diritti da residente.

3. Apri un conto bancario 💰

È indispensabile per ricevere lo stipendio.

4. Prepara un CV in spagnolo 📝

Assicurati che il tuo curriculum sia aggiornato, chiaro e scritto in lingua. Se hai bisogno di una mano, puoi usare un modello professionale già pronto e adattarlo in pochi clic.

5. Impara lo spagnolo, almeno un po’ 🗣️

Anche se molte aziende internazionali lavorano in inglese, avere una base di spagnolo ti aiuterà moltissimo. Non solo per affrontare i colloqui, ma anche per costruire relazioni personali e integrarti meglio.

6. Comincia a candidarti 💼

Non aspettare di avere tutto perfetto. Se hai già un buon CV e i documenti essenziali, puoi iniziare a cercare lavoro online o inviare candidature direttamente alle aziende.

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Se sei italiano e vuoi trovare lavoro in Spagna, partire da un CV fatto bene fa tutta la differenza.