La competenze linguistiche nel CV

Come presentare le proprie competenze linguistiche

Jacopo Bagaglio
Revisionato da
Jacopo Bagaglio
Career Coach e Consulente di Carriera
Aggiornato il 21/11/2025
CV template Monaco di Baviera

Ti stai chiedendo perché è importante la sezione che riguarda le competenze linguistiche nel CV? 

È una domanda più che lecita, dato che non sempre gli annunci di lavoro richiedono di indicare il livello delle conoscenze linguistiche nel curriculum.

Ma sia che tu stia rispondendo a un’offerta di lavoro o inviando una candidatura spontanea, aggiungere le competenze linguistiche al curriculum vitae è fondamentale.

Se metterai in pratica i nostri consigli, la tua sezione delle competenze linguistiche nel CV sarà scritta con cura e secondo le giuste regole. In questo modo, ti conquisterai una posizione di tutto rispetto nella rosa dei candidati che aspirano a quel posto di lavoro che tanto ti interessa!

Perché inserire le lingue nel curriculum

Indicare le lingue nel curriculum non è un dettaglio di poco conto, ma un modo concreto per valorizzarti. Oggi saper comunicare in una lingua straniera è considerato una competenza tecnica a tutti gli effetti, tanto che sempre più aziende lo inseriscono tra i requisiti fondamentali.

Pensaci un attimo. Quante volte, anche nella vita di tutti i giorni, ti capita di leggere frasi in inglese? Dai siti web alle istruzioni dei prodotti, fino alle email di lavoro. L’inglese è ormai la lingua più usata al mondo per la comunicazione e in particolare per le attività commerciali.

Non sorprende quindi che, secondo le statistiche di Pearson, la maggior parte dei datori di lavoro dichiari di apprezzare molto i candidati che lo segnalano in modo chiaro nel proprio CV. Che tu scelga un modello standard o il formato Europass, l’importante è rendere queste informazioni rapide da consultare e veritiere.

Anche quando non sono esplicitamente richieste nell’annuncio, le competenze linguistiche restano un vantaggio competitivo. L’internazionalizzazione delle imprese, le collaborazioni oltre confine e i viaggi di lavoro sempre più frequenti hanno reso la conoscenza delle lingue un’abilità trasversale, utile in ogni settore.

Un CV che include le lingue non si limita a mostrare che sai tradurre o conversare. Comunica apertura mentale, curiosità e la capacità di muoverti in contesti diversi. Se hai avuto esperienze di studio o lavoro all’estero, queste competenze diventano ancora più credibili e aumentano le tue possibilità di essere selezionato.

Dunque, includere le lingue nel curriculum significa dare al selezionatore un motivo in più per sceglierti, perché racconta la tua disponibilità a crescere e a connetterti con realtà diverse. Un dettaglio che può fare la differenza tra restare in fondo alla lista o arrivare al colloquio finale.

💡Consiglio DAL NOSTRO ESPERTO

Le competenze linguistiche non sono solo un’informazione da elencare, ma un elemento di posizionamento professionale. Indicare una lingua con il giusto livello significa comunicare al selezionatore che tipo di opportunità stai cercando e in quali contesti ti senti pronto a operare.

Inoltre, dichiarare una lingua straniera nel CV non è solo un’informazione tecnica: è un modo implicito per comunicare capacità di ascolto, empatia e adattamento. Chi sa muoversi tra idiomi diversi, sa anche leggere contesti diversi. È un messaggio che arriva al selezionatore anche senza bisogno di dirlo.

Dove inserire le lingue straniere nel CV

Un buon modo per far capire subito al selezionatore le tue competenze linguistiche nel CV è quello di metterle in evidenza nel profilo personale.

È norma comune specificare le proprie competenze linguistiche in una sezione a sé intitolata “Lingue” oppure “Competenze linguistiche”, con i dettagli sul livello di apprendimento raggiunto.

Come presentare le lingue straniere?

Per valorizzare davvero le lingue nel tuo CV è importante che siano presentate in modo chiaro e leggibile. 

Un’opzione è quella di inserire una tabella che riporti le lingue conosciute e il relativo livello. Questa soluzione, tipica del formato Europass, permette al selezionatore di capire subito le tue competenze con un colpo d’occhio.

In alternativa, puoi scegliere una presentazione più semplice in forma di elenco puntato. È una soluzione ideale se vuoi un curriculum compatto e diretto, che metta in risalto subito la lingua più forte e poi a seguire le altre con grado di conoscenza minore.

💡Consiglio

Con il nostro builder puoi inserire i livelli linguistici in pochi clic e ottenere un risultato professionale, ordinato e pronto per essere letto anche dai software automatizzati (ATS). Non dovrai preoccuparti della formattazione, dato che ogni sezione sarà uniforme e facile da scansionare.

I livelli linguistici nel quadro europeo delle lingue

Ricorda che quando dichiari le conoscenze linguistiche nel tuo curriculum vitae, devi indicare qual è il tuo livello.

Il Consiglio d’Europa ha elaborato un sistema, il QCER (Quadro comune europeo di riferimento) per stabilire le competenze linguistiche di coloro che conoscono una lingua straniera europea.

Questo sistema offre un metodo di verifica delle competenze linguistiche europee valido in tutta Europa. 

Il QCER distingue 6 livelli di competenza linguistica (A1, A2, B1, B2, C1, C2) che riguardano i diversi ambiti di competenza (lettura, scrittura, espressione verbale)

Eccoli, con le specifiche più importanti che li definiscono:

Livello/sottolivelloSpecifiche
A.BASE
A1 livello baseChi indica questo livello di conoscenza lingue nel CV è in grado di avere interazioni verbali semplici.
A2 livello elementareSignifica saper parlare di attività semplici ed esprimere bisogni immediati su argomenti familiari.
 B.AUTONOMIA
B1 livello intermedioCapacità di comunicare con facilità nel paese della lingua conosciuta. Le persone che possiedono questo livello di competenza linguistica sono in grado di raccontare le proprie esperienze, descrivere situazioni ed eventi ed esprimere le proprie opinioni in modo fluido.
B2 livello intermedio superioreQuesto livello di competenza linguistica permette di comprendere i concetti più importanti in testi elaborati. Chi ha il livello B2 è in grado di comunicare con chi parla la propria lingua madre in modo efficace e senza particolari sforzi.
C.PADRONANZA
C1 livello avanzatoLe persone che indicano nella sezione lingue del CV di avere competenze linguistiche di livello C1 sono in grado di comprendere testi lunghi e articolati, di scrivere contenuti grammaticalmente corretti in una forma adeguata al contesto, e sanno esprimersi nella lingua parlata in modo sciolto e naturale.
C2 livello di competenza linguistica in situazioni complesseI candidati che inseriscono questo livello di competenza linguistica nel curriculum hanno una notevole capacità di espressione verbale e di comunicazione di concetti e pensieri particolarmente complessi. Sono inoltre in grado di cogliere le sfumature della lingua straniera che conoscono, per cavarsela nelle situazioni più difficili.

Come scrivere le competenze linguistiche nel CV

Quando descrivi il tuo livello delle lingue nel CV puoi scegliere due strade. La prima è assegnarti da solo una categoria del QCER, oppure puoi rivolgerti a un esperto per una valutazione più accurata.

In quest’ultimo caso ti affidi a siti specializzati che offrono test sul livello effettivo. Online ce ne sono diversi, ma ti conviene orientarti verso i più affidabili e riconosciuti, così da avere un risultato attendibile.

Perché le certificazioni linguistiche contano davvero

Inserire una certificazione linguistica nel CV è un vantaggio concreto. Non si tratta solo di un documento ufficiale, ma comunica che hai investito tempo, impegno e costanza per migliorarti. E questo è un segnale che ogni selezionatore apprezza.

Un certificato, oltre a validare in modo oggettivo le tue competenze linguistiche, rende il tuo curriculum più competitivo e credibile. Frequentare un corso di lingua, inoltre, ti mette in contatto con persone di culture diverse, arricchendo le tue capacità relazionali e la tua apertura mentale. Due aspetti che saranno sempre preziosi, dentro e fuori dal lavoro.

Tra le certificazioni più riconosciute a livello internazionale ci sono l’IELTS e il TOEFL, spesso richiesti per programmi di studio o posizioni di lavoro in contesti globali. Molto diffuse anche le Cambridge English Qualifications (come FCE, CAE o CPE), che attestano diversi livelli di conoscenza della lingua inglese e sono accettate da migliaia di aziende e università nel mondo.

Sempre più rilevante anche l’APTIS, l’esame sviluppato dal British Council che sta crescendo in popolarità perché flessibile, rapido e adatto a valutare competenze comunicative reali.

Errori da evitare nella sezione lingue del CV

Molti candidati commettono leggerezze che possono compromettere l’efficacia della sezione dedicata alle lingue. Ecco i principali sbagli nel curriculum a cui prestare attenzione:

  • Inserire le lingue solo in fondo al documento quando invece sono richieste in modo esplicito dall’offerta. In quel caso vanno valorizzate già nelle prime sezioni.
  • Non citare le certificazioni ottenute, che spesso fanno la differenza in una selezione.
  • Dimenticare di indicare le lingue anche quando l’annuncio le richiede chiaramente.
  • Dichiarare conoscenze linguistiche inferiori al livello A1.
  • Esagerare o mentire sul livello. I recruiter usano test e colloqui in lingua, e verresti subito smascherato.
  • Non specificare in modo chiaro il livello di ogni lingua.

💡Consiglio DAL NOSTRO ESPERTO

Omettere le conoscenze linguistiche di livello base è un errore piuttosto comune.
Molti candidati pensano che, se la loro competenza si ferma a un livello elementare (A1), non valga la pena indicarla.

In realtà è esattamente il contrario. Anche una conoscenza iniziale dimostra apertura, curiosità e disponibilità ad apprendere.

Segnalare tutte le lingue conosciute, anche a livello minimo, offre al selezionatore una visione più completa del tuo profilo e può rivelare il potenziale di crescita e interesse verso contesti internazionali.

Ora che conosci i criteri principali, puoi scrivere una sezione linguistica chiara e convincente, in grado di valorizzarti. Anche se parti da una base modesta, iniziare un corso e mirare a una certificazione ti aprirà molte più opportunità, sia in Italia che all’estero.

È importante ricordarsi che le competenze linguistiche sono solo una parte del quadro. Una volta indicate con precisione, controlla che anche le tue altre abilità, dalle competenze tecniche alle soft skills, siano descritte al meglio.  Per darti una mano, puoi sfruttare il nostro generatore di competenze con IA, che ti suggerisce formulazioni professionali e coerenti per ogni settore.

Dunque, un curriculum ben bilanciato, che integra lingue, competenze tecniche e qualità personali, dà un’immagine completa e credibile di te. Prenditi il tempo di svilupparlo e aggiornarlo con costanza, perché sarà il tuo miglior alleato per cogliere le prossime occasioni professionali.

FAQ

È necessario includere le lingue perché dimostrano la tua capacità di comunicare in contesti diversi e ti rendono un candidato più competitivo, soprattutto nel mercato sempre più globalizzato di oggi.

, specificare chiaramente il tuo livello in una lingua (preferibilmente supportato da certificazioni ufficiali) aiuta i reclutatori a valutare rapidamente le tue competenze effettive.

Assolutamente sì. Anche se le lingue non sono esplicitamente richieste, possono essere un plus che ti distingue dagli altri candidati e ti apre opportunità inaspettate.