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Il profilo personale: cosa scrivere e cosa evitare

Lorenzo Previato
Revisionato da
Lorenzo Previato
Copywriter di HR e Recruiting
Aggiornato il 15/09/2025

Fino a qualche anno fa le aziende pubblicavano gli annunci sui quotidiani e i candidati inviavano all’Ufficio del Personale il curriculum vitae in formato cartaceo. Con la diffusione di Internet si è affermato l’e-recruitment: oggi quasi tutte le candidature avvengono online e il CV viaggia sul web.

Questo passaggio ha cambiato non solo come invii il CV, ma anche come lo scrivi. È vero: nel web è semplice trovare modelli di curriculum pronti per esigenze diverse e facili da personalizzare. Meno immediato è compilare bene ogni sezione, così da rispettare le regole e presentarti in modo professionale.

Fra tutte le parti del documento, una è diventata centrale: il profilo personale. In questa guida ti mostro cosa scrivere e cosa evitare per costruire una descrizione personale curriculum capace di colpire il selezionatore e aumentare le possibilità di ottenere il lavoro che desideri.

Non sottovalutare il profilo personale nel CV

Avere mille template a portata di clic porta spesso a usare i modelli “così come sono”, con piccole modifiche e poca personalizzazione. È un errore: senza un profilo efficace rischi di non valorizzare chi sei e cosa sai fare e la candidatura può finire nel cestino.

Se invece segui poche regole chiare e compili le sezioni nel modo giusto, il selezionatore inizia davvero a conoscerti: capisce il tuo posizionamento, intuisce le tue priorità e — cosa importante — si incuriosisce e vuole leggerne di più.

Dopo aver scelto il formato del curriculum più adatto al tuo percorso e alla posizione, inserisci con attenzione le informazioni che ti riguardano. Non avere fretta: il CV è l’unico strumento che hai in questo momento per presentarti. Vale la pena fermarsi a riflettere su esperienze di studio e lavoro, risultati, competenze e obiettivi.

In particolare, chiediti cosa scrivere nel profilo del CV: oltre alle competenze tecniche (hard skills) — per cui puoi aiutarti con la pagina dedicata alle competenze tecniche nel CV e come impostarle correttamente — definisci le caratteristiche personali e le motivazioni che ti spingono a candidarti per quel ruolo.

Soft skills: cosa sono e perché contano nel profilo

Nel linguaggio dei recruiter le caratteristiche personali si chiamano soft skills. Sono capacità relazionali e comportamentali che ti aiutano ad adattarti, collaborare, comunicare e affrontare positivamente le sfide della vita professionale (e quotidiana).

Il profilo professionale nel curriculum va inserito all’inizio del documento. È il primo testo che il recruiter leggerà ed è un sommario compatto di chi sei.

Proprio per questo dev’essere breve, mirato, leggibile. Pensa al profilo come a una “versione bonsai” del tuo curriculum: poche righe che condensano la tua proposta di valore senza ridurla a slogan.

Qui entra in gioco l’equilibrio: valorizzati con dati e spunti concreti, evitando gli errori che possono appesantire la lettura o farti apparire generico.

Per scrivere bene serve sintesi (ma anche metodo)

Se non hai il “dono della sintesi”, puoi costruire un’ottima curriculum vitae descrizione personale seguendo un mini-schema:

Questo approccio ti aiuta a trasformare le idee in un profilo personale chiaro e convincente, senza giri di parole.

Un esempio di profilo personale che funziona

Per capire meglio come scrivere un testo breve ed efficace, vediamo un esempio pratico di profilo personale ben costruito. Questo modello mostra come un’introduzione chiara e mirata possa racchiudere competenze, esperienze e atteggiamento professionale in poche righe.

Perché questo profilo personale è corretto?

Lunghezza e forma

È breve, strutturato in frasi nette e senza ridondanze. Ricorda che il profilo riassume il CV, non lo sostituisce. La punteggiatura segmenta il testo in micro-unità facili da scansionare e ogni frase aggiunge un tassello informativo.

Contenuto mirato

La prima frase definisce professione e perimetro d’esperienza (anni, contesti, attività specifiche). L’uso di termini tecnici (“shooting”) comunica padronanza del mestiere. Citare agenzie e lavoro da freelance suggerisce versatilità operativa.

La seconda frase mette in luce soft skills operative (lavoro in team, relazione con ruoli diversi), non in astratto ma nel contesto reale di set e produzioni.

La terza collega le capacità comunicative all’obiettivo del ruolo: supportare il brand. È il ponte che unisce valore personale e risultato per l’azienda.

Tono professionale

Il registro è sobrio, concreto, centrato sul contributo. Niente autocelebrazioni: emergono collaborazione, affidabilità, orientamento al risultato — esattamente ciò che un selezionatore si aspetta di leggere in una descrizione personale esempio efficace.

Come valutare il tuo testo in autonomia

Prima di passare a ciò che è meglio evitare, fermati un attimo su queste domande di controllo. Ti aiutano a capire se il tuo profilo sta funzionando:

Se rispondi “sì” ad almeno tre domande su quattro, sei sulla strada giusta.

Un esempio di profilo personale che contiene ciò che è meglio evitare

Così come è utile osservare buoni esempi, è altrettanto importante capire quali errori evitare. Un profilo personale scritto in modo troppo generico, autoreferenziale o poco chiaro rischia infatti di compromettere la candidatura.

Ecco un esempio di testo che non funziona e che può servire come monito.

Perché questo profilo personale non è corretto?

Lunghezza

Il testo di questo profilo personale è troppo lungo. Ad esempio, rispetto al precedente il numero di parole è doppio. Anche se non ci sono criteri standard che stabiliscono il numero di parole da utilizzare per scrivere un profilo personale, è importante essere sintetici, e in questo caso l’autore del testo ha un po’ esagerato.

Grammatica e ortografia

Riguardo alla grammatica, il testo contiene imprecisioni, errori, troppe virgole (“ho imparato anche la lingua francese, della quale ho un ottimo livello, che ho potuto praticare anche all’estero, in occasione diverse, “) e si può dire che non è nella sua interezza un buon esempio di scrittura.

Nel testo sono inoltre presenti anche due errori di battitura (campi, occasione).

Qui è necessario fermarsi un attimo per mettere bene in risalto una cosa fondamentale: gli errori di grammatica e di ortografia sono assolutamente da evitare quando si scrive un CV. Ciò è particolarmente vero nel caso del profilo personale, proprio perché, dovendo limitare la lunghezza del testo, se si commette un errore sarà facile notarlo.

💡RICORDA

Cogliamo l’occasione per consigliarti di non mentire in nessuna sezione del curriculum e tantomeno nel profilo personale. Se la verità viene a galla, sono guai, e secondo il tipo di bugia potrebbero essere anche molto seri.

Contenuto

Qui… non ci siamo proprio! Vediamo, uno per volta, tutto ciò che non va:

  • “Sono un bravo venditore con una carriera luminosa alle spalle”

Tutti possiamo dire di essere bravi a fare qualcosa, ma scriverlo senza neanche accennare al perché non ha senso. L’autore avrebbe potuto citare dati concreti – ad esempio: “nel 2021 ho ottenuto il 25% di crescita nelle vendite rispetto all’anno precedente”. Inoltre, “carriera luminosa alle spalle” suona come se il candidato fosse alla fine della sua attività lavorativa, pronto al pensionamento: un segnale poco incoraggiante.

  • “Nel mio campi sono fra i migliori, come spesso mi sono sentito dire dai clienti ma anche dai datori di lavoro”

Oltre all’errore ortografico, questa frase ripete un concetto già espresso in modo generico e poco rilevante.

  • L’elenco puntato con aggettivi generici (ambizioso, professionale, capace di raggiungere obiettivi…) non aggiunge valore. Sono prerequisiti che ci si aspetta da qualsiasi venditore.
  • “Inoltre ho lavorato per Aumont SpA…”

Il profilo personale non è il posto giusto per inserire dettagli su esperienze, aziende o lingue. Ci sono sezioni dedicate nel CV per questo.

  • La chiusura “Perché non mi mettete alla prova?” è fuori contesto. Una call to action di questo tipo ha più senso a colloquio che non in un profilo personale.

Confronto diretto: profilo corretto vs profilo sbagliato

Per rendere più chiari i punti di differenza, ecco una tabella comparativa che sintetizza gli elementi fondamentali:

Profilo correcto Profilo poco corretto
Breve e conciso (5-6 righe)Troppo lungo e dispersivo
Sintesi chiara di competenze ed esperienzaRipetizioni e dettagli inutili
Linguaggio semplice e professionaleToni autocelebrativi e generici
Evidenza di soft skills rilevantiAggettivi vuoti e autoreferenziali
Focus sul valore per l’aziendaFrasi che trasmettono poca concretezza
Nessun errore grammaticaleErrori di ortografia e battitura

Sottolineiamo anche che il tono utilizzato in questo secondo esempio non è del tutto sbagliato, perché colloquiale, aperto e diretto. Tuttavia, il contenuto compromette l’efficacia del messaggio. La differenza tra i due esempi dimostra come bastino poche righe scritte con chiarezza e precisione per valorizzare davvero la propria candidatura.

Se vuoi chiudere il cerchio e arrivare pronto al passo successivo, dai un’occhiata ai consigli su come affrontare al meglio il colloquio di lavoro online: ti aiuteranno a mantenere coerenza tra ciò che scrivi e come ti presenti.

Questi esempi sono un ottimo punto di partenza per capire come strutturare un profilo personale. Ricorda di personalizzarli sempre con le tue esperienze e ambizioni. Se hai bisogno di ulteriore ispirazione, il nostro generatore di CV con IA è perfetto per scrivere un profilo personale convincente, suggerendoti le frasi più adatte al tuo settore.

Siamo arrivati alla fine: pronto per scrivere un perfetto profilo personale? Se sì, non resta che mettersi all’opera: seguendo questi consigli riuscirai a incuriosire il selezionatore già dalle prime righe, aumentando di molto le probabilità di essere chiamato al colloquio.

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