Come e quando inserire hobby e interessi personali nel tuo CV
Hobby e interessi personali vanno inseriti nel curriculum o sono informazioni superflue?

- Quali hobby e interessi personali inserire nel CV?
- Pro e contro di inserire gli hobby nel curriculum
- Inserire gli hobby: quando fa davvero la differenza?
- Come scrivere la sezione degli interessi personali
- Dove inserire la sezione Hobby e Interessi nel CV
- Usa gli hobby per rendere il tuo curriculum unico
- Esempi di hobby e interessi da mettere nel CV
- Trasforma i tuoi hobby in competenze sul CV (le soft skills)
- Come dimostrare le tue competenze personali (e non solo elencarle)
Compilare il tuo curriculum vitae richiede molta concentrazione, attenzione ai dettagli e una grande capacità di sintesi. Sicuramente ti è stato detto più volte che un CV deve essere snello, una pagina al massimo due, e contenere solo le informazioni fondamentali.
Considerando che i dati più rilevanti sono quelli sul tuo percorso formativo, sulle tue esperienze professionali precedenti e sulle tue capacità, quanto spazio rimane per gli interessi personali e hobby? E soprattutto, ha senso inserirlo?
Soft skills e interessi sono sempre più importanti nei processi di selezione moderni e quindi gli hobby possono essere lo specchio di soft skills come teamwork, leadership, creatività.
Questo è importante in particolare quando un candidato non ha molta esperienza, mentre per i profili senior questo non vale. Introdurre già qui il concetto che gli hobby possono essere lo specchio di soft skills come teamwork, leadership, creatività.
In questa guida cercheremo di rispondere a tutti i tuoi dubbi: quando e come inserire questa sezione? È meglio includerla o lasciar perdere? Per quali candidati si rivela più utile? Vediamolo subito.
Questa scelta va sempre fatta in funzione del ruolo e del contesto aziendale (azienda corporate tradizionale magari gli danno meno rilevanza, invece startup creativa si).
Inoltre, dagli ATS (Applicant Tracking Systems) di solito gli hobby non vengono considerati come keywords, quindi la sezione serve più per la parte “umana” del processo.
Quali hobby e interessi personali inserire nel CV?
Dato che includere questa sezione può essere una mossa vincente, la domanda successiva è: quali hobby e interessi personali è meglio indicare nel curriculum vitae? Vanno bene tutti o ci sono degli hobby più appropriati di altri?
Praticamente ogni attività può essere inserita, se presentata nel modo giusto, evitando attività potenzialmente divisive (politica, religione) se non rilevanti per il ruolo.
💡Consiglio DEL NOSTRO ESPERTO
Hobby e interessi possono diventare mini esempi di soft skills. Ad esempio:
- Sport di squadra = collaborazione
- Running = disciplina, resistenza
La chiave è sempre il contesto, il tipo di lavoro per cui ti stai candidando e la tua personalità.
Certo, ci sono attività come “leggere” e “ascoltare musica” che sono molto comuni, specialmente tra i candidati più giovani. Ad esempio, per renderle meno banali e più interessanti, puoi specificare il genere che ti appassiona e spiegare perché, collegandolo a una qualità.
Essere coerente con il ruolo ripaga sempre. Se ti candidi in ambito comunicazione o editoria, menzionare la lettura non solo è sensato, ma verrà anche molto apprezzato. Dimostra che probabilmente hai buone capacità di scrittura, un requisito fondamentale per quel tipo di lavoro.
Se invece sei un ingegnere e ti candidi per un ruolo tecnico, l’amore per la lettura potrebbe non essere direttamente utile, ma di certo non sarà controproducente. Potrebbe diventare un problema solo se rischia di rendere il curriculum vitae troppo lungo o se toglie spazio a interessi più in linea con il profilo richiesto.
Pro e contro di inserire gli hobby nel curriculum
Ogni hobby può mettere in risalto aspetti positivi della tua personalità, ma è importante essere consapevoli che ogni attività comunica qualcosa. L’obiettivo è assicurarsi che comunichi il messaggio giusto.
Esempio
Prendiamo di nuovo l’esempio della lettura. È sempre positivo inserirla? Non necessariamente.
- PRO: In alcuni contesti (editoria, comunicazione, insegnamento) è un segnale molto positivo. Mostra curiosità, cultura e buone doti di scrittura.
- DA VALUTARE: Per un ruolo da commerciale o da manager, menzionare solo hobby solitari come la lettura potrebbe farti apparire come una persona poco incline alla socialità. In questo caso, sarebbe strategico bilanciarlo con uno sport di squadra o un’attività di gruppo. Riguardo a ruoli senior o executive, gli hobby hanno peso minore e il recruiter si concentra più su leadership e risultati concreti.
💡Consiglio DEL NOSTRO ESPERTO
Se decidi di inserire la lettura, fallo solo se sei un vero appassionato. Se conosci nuovi autori o sei esperto di un genere preciso, hai l’occasione di trasformare un hobby comune in un interessante spunto di conversazione.
In fase di colloquio è necessario essere autentici, non inventare passioni “di moda” perché il recruiter potrebbe fare domande specifiche e capire che è stata aggiunta tanto per.
Inserire gli hobby: quando fa davvero la differenza?
Come abbiamo visto, includere i tuoi interessi personali non è sempre obbligatorio, ma ci sono situazioni in cui questa scelta si rivela particolarmente vincente.
Se stai compilando un curriculum da studente o neolaureato, ti consigliamo caldamente di inserire questa sezione.
Non servirà solo a dare più corpo a un CV con ancora poche esperienze lavorative da poter vantare, ma soprattutto a mostrare aspetti della tua personalità che altrimenti non emergerebbero. Per gli studenti, questa è una delle sezioni che i recruiter leggono con più interesse.
Per i professionisti con una carriera già avviata, la risposta è più sfumata. Se hai un curriculum ricco di esperienze professionali pertinenti, potresti decidere di omettere questa sezione per dare priorità ad altre informazioni.
Il discorso cambia per chi si trova in una fase di transizione, come chi deve reinventarsi professionalmente. In questo caso, dimostrare di avere degli interessi duraturi è un ottimo modo per comunicare coerenza, costanza e perseveranza.
Inoltre, se il tuo hobby ti ha permesso di acquisire nuove abilità (pensa alla fotografia, al blogging o a competenze informatiche), hai l’occasione di mostrare nuove capacità e competenze utili per il tuo prossimo lavoro.
Per chi cambia settore o paese, gli hobby possono mostrare capacità trasversali o apertura culturale. Inoltre, per chi ha gap lavorativi gli hobby possono aiutare a raccontare come si è rimasti attivi.
Come scrivere la sezione degli interessi personali
Veniamo ora alla parte pratica. Come puoi strutturare questa parte nel tuo CV?
Il primo consiglio è di mantenere una coerenza grafica con il resto del documento. Puoi usare una lista puntata, che è sempre chiara e di facile lettura. Da evitare elenchi generici e a preferire l’inserimento di dettagli che stimolino curiosità, ma in modo sintetico.
L’importante è non limitarsi a un elenco di singole parole. Prova ad aggiungere una breve e concisa descrizione per ogni voce, per dare più contesto, utilizzando un linguaggio attivo (Ad esempio: “Gestisco un blog di recensioni di libri” invece di “Lettura”).
La lunghezza della descrizione dipende dallo spazio che hai a disposizione: se il tuo CV è un po’ corto, puoi scrivere frasi più complete. Se invece devi ottimizzare lo spazio, puoi essere più sintetico. Naturalmente, la formattazione dipende anche dal modello di CV che hai scelto di utilizzare.
Dove inserire la sezione Hobby e Interessi nel CV
Una volta che hai definito quali hobby includere e come descriverli, la domanda successiva è: qual è il posto giusto per queste informazioni all’interno del tuo CV? La posizione può variare a seconda del formato che scegli e dell’importanza che vuoi dare a queste informazioni.
Ecco le 3 opzioni principali:
1. Alla fine del curriculum (la scelta classica)
Questa è la posizione più tradizionale e sicura. Inserire gli hobby in fondo al CV assicura che il recruiter legga prima tutte le informazioni cruciali (esperienza, formazione, competenze). La sezione degli interessi agisce così come un tocco finale, un modo per chiudere la lettura lasciando un ricordo positivo della tua personalità.
Ideale per CV cronologici e ruoli professionali dove l’esperienza lavorativa è l’elemento più importante.
2. In una colonna laterale (la scelta moderna)
Molti modelli di CV moderni o creativi utilizzano un layout a due colonne. La colonna laterale è il posto perfetto per hobby e interessi. In questo modo, sono visibili a colpo d’occhio senza rubare spazio prezioso alla colonna principale, dedicata alle esperienze.
È una scelta di design che comunica dinamismo e personalità. Ottimo per professioni creative, nel marketing e comunicazione, o per chiunque voglia mostrare un profilo più completo fin dal primo sguardo.
3. Integrati in altre sezioni (la scelta strategica)
Questo è un approccio più avanzato. Se un hobby è estremamente rilevante per il lavoro, puoi menzionarlo direttamente nel Profilo Professionale o collegarlo a un’esperienza specifica.
Ad esempio, nel profilo potrebbe risultare così:
“Marketing Manager con una forte passione per la fotografia, abilità che utilizzo per creare contenuti visivi d’impatto per le campagne social.”
D’altra parte, un programmatore che contribuisce a progetti open-source nel tempo libero può inserirlo come un vero e proprio “Progetto Personale” nella sezione esperienze.
Inoltre, gli hobby possono emergere ed essere inserite in sezioni come “Cause” o “Volontariato”.
Usa gli hobby per rendere il tuo curriculum unico
Lo scopo di inserire i tuoi hobby è rendere il tuo profilo memorabile, facendoti notare nel mare di candidature che le aziende ricevono ogni giorno. Un modo per creare un curriculum originale, creativo e interessante è utilizzare un modello di CV adatto e funzionale, dove le sfumature della tua personalità sono in primo piano.
Questo tipo di formato, a volte, permette di inserire gli hobby in una barra laterale, rendendo il CV più dinamico anche a colpo d’occhio. In un formato di curriculum classico, invece, la sezione va inserita sempre verso la fine.L’importante è che questa sezione rappresenti un reale valore aggiunto, e non solo un modo per “allungare il brodo”. Se curata bene, può davvero rafforzare la tua candidatura.
Esempi di hobby e interessi da mettere nel CV
Ora che hai deciso di includere questa sezione, potresti aver bisogno di un po’ di ispirazione. Se hai molti interessi e non sai quali scegliere, o se semplicemente vuoi qualche spunto, ecco una lista di idee da cui partire.
Ricorda sempre la regola d’oro: sii onesto e autentico. Non inserire che fai regolarmente volontariato se l’hai fatto solo per una settimana tre anni fa. Scegli attività che ti rappresentano davvero e che puoi discutere con entusiasmo durante un colloquio.
💡Consiglio DEL NOSTRO ESPERTO
Meglio ampliare la lista, senza esagerare, includendo esempi meno comuni ma interessanti: problem solving (scacchi), creatività (disegno), leadership (organizzare eventi). Inoltre, si può suggerire di prepararsi a raccontare un episodio legato a ogni hobby durante il colloquio.
Praticare il volontariato 🤝
Iniziamo con un’attività che è quasi sempre un’ottima scelta da inserire nel curriculum. Perché? Il volontariato comunica un grande interesse verso il prossimo e, di conseguenza, dimostra empatia e sensibilità, doti estremamente apprezzate in ogni ambito lavorativo.
Se sei un volontario regolare, potresti addirittura valutare di dedicargli una sezione a sé stante, simile a un’esperienza lavorativa.
Viaggiare e scoprire nuove culture ✈️
Essere un viaggiatore appassionato rivela tratti del carattere molto positivi: curiosità, spirito di adattamento e apertura mentale sono tutte caratteristiche utilissime in un gran numero di lavori.
Se poi ti candidi per ruoli creativi o internazionali, questo interesse diventa ancora più rilevante.
La passione per la scrittura ✍️
Se ami scrivere, indicalo assolutamente, specialmente per tutti quei lavori in cui è richiesta questa abilità. Se hai un blog o scrivi articoli, inserisci un link.
Dirà molto di te e i recruiter lo apprezzeranno: è un forte indice di creatività, indipendenza e ottime capacità comunicative.
L’interesse per l’informatica 💻
Anche se le tue abilità tecniche principali meritano una sezione a parte, menzionare l’informatica tra i tuoi hobby dimostra capacità analitica, pazienza e attenzione al dettaglio, oltre a un interesse per le nuove tecnologie.
Praticare uno sport ⚽
Qui il contesto gioca un ruolo cruciale. Essere iscritto in palestra è ottimo per te, ma non è particolarmente distintivo sul CV.
Il discorso cambia se pratichi una disciplina specifica, magari a livello agonistico. Allenarti per una maratona, ad esempio, dice che sei una persona determinata, perseverante e tenace.
Gli sport di squadra sono perfetti per dimostrare che sai lavorare in team, mentre discipline come lo yoga o la meditazione sono spesso associate a una buona resistenza allo stress e a un forte equilibrio interiore.
Recitare o suonare in una band 🎤
Questi hobby sono eccellenti da inserire nel CV: indicano che ti senti a tuo agio di fronte a un pubblico e che, probabilmente, non avrai problemi a parlare in pubblico o a gestire una presentazione.
Trasforma i tuoi hobby in competenze sul CV (le soft skills)
Ogni hobby che inserisci è un’occasione per parlare delle tue competenze personali. Queste abilità, conosciute come soft skills, sono sempre più richieste nel mondo del lavoro e hanno a che fare con la tua personalità e attitudine, più che con le capacità tecniche.
Le competenze personali sono ciò che fa la differenza tra un leader e un gregario, tra chi lavora meglio in team e chi è un solista eccellente. Non si insegnano sui banchi di scuola, ma si sviluppano con l’esperienza. Per questo lo sport, il volontariato e i viaggi sono ottime occasioni per coltivarle.
Le caratteristiche personali più apprezzate dai recruiter
Gli addetti alla selezione cercano le competenze personali più rilevanti per la posizione e per la cultura aziendale. Per un ruolo nelle vendite di una start-up, ad esempio, flessibilità e capacità comunicative sono fondamentali.
Ci sono però alcune caratteristiche che sono universalmente apprezzate. Ecco alcuni esempi, raggruppati per area:
- Capacità relazionali: spirito di squadra, empatia, comunicazione efficace, capacità di ascolto.
- Approccio al lavoro: autonomia, organizzazione, proattività, gestione del tempo, determinazione.
- Attitudine personale: passione ed entusiasmo, voglia di imparare, flessibilità, attitudine positiva, curiosità.
Come dimostrare le tue competenze personali (e non solo elencarle)
Avere spirito di squadra è importante, ma come puoi comunicarlo senza suonare scontato?
Racconta una storia con esempi concreti. Invece di scrivere “sono versatile”, racconta del fatto che hai vissuto in diversi Paesi o che hai lavorato a progetti molto differenti tra loro.
Potresti anche usare i numeri per dare peso alle tue parole. “Ho organizzato un evento di beneficenza” è buono. “Ho guidato un team di 5 persone per organizzare un evento che ha raccolto 5.000€” è un’altra cosa.
Infine, menziona ruoli e riconoscimenti. Se sei stato capitano della tua squadra di calcio per anni, questo prova le tue doti di leadership molto più di mille parole.
Tieni a mente tutti questi consigli quando sviluppi la sezione del tuo curriculum su hobby e interessi personali!