I più giovani forse non lo sanno, ma tra le buone prassi per chi cerca lavoro e fa colloqui c’è l’email di ringraziamento. Originariamente mandata in formato cartaceo, al giorno d’oggi è preferita in formato digitale.
Anche se questo passo non è obbligatorio, a volte può fare la differenza tra un candidato e l’altro e anche risolvere intoppi tecnici. In questo articolo, vedremo perchè l’email di ringraziamento viene inviata e come scriverne una d’effetto.
Cos’è l’email di ringraziamento dopo il colloquio?
Come il nome suggerisce, l’email o lettera di ringraziamento è un breve messaggio formale di ringraziamento. A differenza della lettera di presentazione, viene inviata dopo il colloquio e non serve come prima impressione o come occasione per parlare delle proprie capacità.
A cosa serve l’email di ringraziamento?
L’email di ringraziamento serve 3 propositi principali:
- Ringraziare il potenziale datore di lavoro/recruiter per il tempo che ti ha concesso per il colloquio
- Dimostrare le tue buone maniere a attenzione ai dettagli
- Rinnovare il tuo genuino interesse per la posizione offerta
Gli inglesi chiamano questo messaggio follow up, cioè qualcosa che segue un’azione, ma anche un promemoria. Se è vero che la lettera di ringraziamento farà necessariamente in modo che il datore di lavoro si ricordi di te in particolare, non deve essere usato come promemoria o come occasione per chiedere il risultato del colloquio.
L’email di ringraziamento dopo il colloquio può fare la differenza?
Se non puoi parlare delle tue abilità ed esperienze e non puoi chiedere aggiornamenti sul processo di selezione, come può essere utile la lettera di ringraziamento?
La lettera può fare la differenza anche se la decisione finale non si baserà solamente su di essa. È ovvio che ciò che importa di più è il tuo curriculum ben scritto e l’impressione che hai fatto al colloquio.
È anche vero però che le aziende ricevono centinaia di CV per la stessa posizione e possono arrivare a chiamare per un colloquio molti candidati. Tra questi, ce ne saranno alcuni altamente preparati e con un profilo simile al tuo. In questi casi, è difficile prendere una decisione basata solo sulle capacità e capire chi possa veramente essere il miglior impiegato.
Se il lavoro svolto durante il processo di selezione ti ha portato quasi al traguardo, in lizza per il posto con pochissimi altri candidati, la lettera di ringraziamento ti farà risaltare rispetto alla concorrenza sia come comunicatore che per la tua passione per il progetto e il posto di lavoro. In fondo, è un passo in più a cui si deve dedicare tempo e che solo coloro a cui interessa davvero il posto faranno.
Quando la lettera di ringraziamento risolve problemi
Da non sottovalutare anche il fatto che l’email di ringraziamento può aiutare a risolvere errori.
A volte, un candidato fa una buona impressione ma non viene richiamato per un secondo colloquio perchè c’è stato un problema nella comunicazione interna al dipartimento di risorse umane, o ci si è dimenticati di mettere le proprie informazioni di contatto nel CV. La lettera di ringraziamento può essere un’occasione per risolvere questi intoppi.
Come scrivere la lettera di ringraziamento dopo il colloquio di lavoro
Se ti accingi a scrivere la tua lettera o email di ringraziamento dopo il colloquio, ricordati questi punti fondamentali:
- Scrittura formale. Anche se l’azienda è giovane e dinamica, ricordati che sei in un ambito professionale
- Messaggio breve. Se hai dovuto ridurre la lunghezza del tuo CV a una pagina per non far spendere troppo tempo ai selezionatori, la lettera di ringraziamento deve essere di un paio di paragrafi
- Contenuto diretto al punto. Ricordati sempre che è un messaggio di ringraziamento e non un nuovo CV
È meglio la carta o l’email per la lettera di ringraziamento?
Al giorno d’oggi, è decisamente meglio l’email. Le lettere cartacee potrebbero arrivare troppo tardi o non essere aperte in tempo. Inoltre, negli ambiti professionali ormai tutti gli studi e le aziende usano le email (anche perchè sono più ecologiche.)
Ci sono comunque dei casi in cui la carta potrebbe essere preferibile:
- Quando ti è stato detto esplicitamente dall’azienda
- Quando l’organizzazione per cui fai domanda è estremamente formale e nota per preferire mezzi di comunicazione più tradizionali
- Quando non riesci assolutamente a trovare l’indirizzo email della persona a cui vuoi inviare la lettera ma hai l’indirizzo fisico dell’azienda
Consigli per la scrittura dell’email di ringraziamento dopo il colloquio
Ecco 3 consigli fondamentali per un’email di ringraziamento d’effetto:
- Dirigila direttamente alla persona che ti ha intervistato (usa il loro nome o cognome.) Se le formule generiche già sono svantaggiose per la lettera di presentazione, ora che hai conosciuto il selezionatore di persona sono proprio inammissibili.
- Personalizzala facendo riferimento a una parte specifica del colloquio. Se c’è qualcosa che ti ha colpito durante il colloquio (per esempio, un argomento particolare, la maniera in cui è stato gestito, eccetera) fanne riferimento nell’email. La renderà più personalizzata.
- Rinnova il tuo interesse e ringrazia. È arrivato il momento di finire il messaggio. Accertati di rinnovare il tuo interesse per il posto di lavoro e di ringraziare il selezionatore (in fin dei conti, questo è lo scopo dell’email) per il suo tempo.
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